
Tofffsy
Autore: Pierluigi de Mas
Anno di produzione: 1974
Numero episodi: 26 (6 minuti ogniuno)
A partire dagli anni ’70 in Italia ci sono stati delle vere chicche per la programmazione per ragazzi: cartoni animati, magari ingenui, ma sicuramente ben fatti sia come disegni che come animazioni e prodotti interamente da italiani. Una di queste serie è Le avventure di Tofffsy e l’erba musicale.
La serie fu presentata la prima volta al Festival Internazionale di Zagabria nel 1974 dove vince il premio come migliore serie a cartoni animati.
Venne trasmesso per la prima volta in Italia solo nel 1977 su Telemontecarlo e sulla Televisione Svizzera Italiana. Andò in onda anche sulla Rai, che ne trasmise solo pochi episodi. Fu doppiata in francese e mandata in onda in Québec sulla Télévision de Radio-Canada (SRC) e in Francia su TF1.
Molte di quelle serie sono finite nel dimenticatoio nonostante siano stati fatti dei tentativi di riesumarle: restaurata nel 2004 dalla Fondazione Cineteca Italiana, che l’ha distribuita in DVD col titolo Le avventure di Tofffsy e l’erba musicale, includendo contenuti extra quali un’intervista all’autore.
TRAMA
Tofffsy è un giovane folletto vestito di rosso (come ogni folletto che si rispetti), con un cappello a punta e una grossa cintura alla vita. Il nostro eroe si contraddistingue dagli altri folletti, però, per due peculiarità. Porta due grossi ciuffi biondi posti sui lati della folta chioma, che quando ha un idea, si restringono e si allungano come una molla. E’ inoltre dotato di grande intelligenza e acume, doti che gli rimangono utili per avere la meglio sugli avversari che di volta in volta deve affrontare.
Il primo episodio della serie narra delle origini dell’erba musicale e di come Tofffsy ne sia venuto in possesso. La storia ha inizio con Tofffsy che aziona per caso un vecchio proiettore della contessa, dove viene trasmesso un film che racconta la leggenda dell’erba musicale. In un’epoca antica il visconte di Toifell (antenato della contessa) riuscì a sconfiggere il mago Nero, reo di aver rapito il figlio del mago Giallo. Per ricompensare il visconte, il mago Giallo gli regalò due semi di un erba magica musicale, che soltanto le persone buone potevano far suonare. Il visconte seminò un seme, l’erba germogliò e poichè questi era una brava persona onesta e coraggiosa, riuscì a farla suonare. Il secondo seme si trova nascosto nella feritoia della più alta torre del castello della contessa. Colui che vorrà far germogliare l’erba, dovrà seminarlo in una notte di luna piena ed innaffiarlo con tre lacrime.
Tofffsy vive da anni all’interno del castello e conosce porte segrete, scorciatoie in grado di farlo accedere alle zone più inesplorate, così decide di andare alla ricerca del seme dell’erba musicale, posto sopra la feritoia del castello.
Arrivato nella torre più alta si accorge che la stanza è piena di oggetti abbandonati e ragnatele, così non sa dove potrebbe trovare il piccolo seme che cerca. Qui incontra Otto, il vecchio fantasma baffuto del castello, perchè ogni antico castello che si rispetti deve ospitare un fantasma, che si rattoppa il lenzuolo.
Otto ha la caviglia gonfia e dolorante, per via della palla di ferro attaccata alla gamba tramite una grossa catena, che si deve trascinare da millenni. Tofffsy decide di aiutarlo facendosi venire una delle sue idee geniali e generose. Va a recuperare dei pattini, che messi sotto la palla di ferro, consentiranno al fantasma Otto di poterla trasportare agevolmente.
Il fantasma quindi libero di correre beatamente fra le stanze del castello e per sdebitarsi, recupera il seme che sta nella feritoia in alto, in quanto il piccolo folletto Tofffsy a quell’altezza non riesce ad arrivare.
Tofffsy scava una buca con un cucchiaino, per poter seppellire il seme. Ora al piccolo gnomo rosso non resta che trovare le lacrime. Nella cucina del castello Tofffsy trova delle cipolle. Approfittando della distrazione della cuoca, che taglia una mela mentre legge un fotoromanzo strappalacrime, Tofffsy si fa affettare la cipolla che fa lacrimare la cuoca. In questo modo il piccolo gnomo raccoglie le lacrime con un ditale e in una notte di plenilunio, innaffia la terra con le tre lacrime della cuoca. La pianta germoglia e così Tofffsy, dopo averci soffiato da inizio ad una bellissima melodia che rende tutti buoni: il gatto fa amicizia con il topo, la volpe e la lepre si abbracciano e così via, ma avverte: soltanto le persone buone possono far suonare l’erba musicale.
Negli episodi successivi, Tofffsy si trova ad affrontare ogni tipo di personaggi malvagi che minacciano il castello. Ce ne sono di ogni tipo: falsari, ladri, bimbi dispettosi, acchialappacani, zingari truffatori, perfino le formiche rosse qui presentate simili agli unni. Grazie al suo acume, Tofffsy riesce sempre ad escogitare una trappola geniale in cui far cadere il cattivone di turno che, ricevuta una sonora batosta, anzi spesso e volentieri ce ne vuole una doppia dose, dichiara il suo pentimento promettendo di diventare buono. E’ a questo punto che il nostro folletto tira fuori un filo dell’erba musicale per verificare che il pentimento sia sincero. Se l’erba suonerà al soffio del cattivone allora vorrà dire che sarà sincero. Ogni episodio si conclude con Tofffsy che chiede ai giovani telespettatori “Quanti di voi riuscirebbero a far suonare l’erba musicale?”
Il cartone animato è davvero ben fatto sia nelle animazioni, tanto che alcune produzioni d’oltreoceano quasi contemporanee sembrano lontane anni luce, che nei disegni. Ogni ambiente del castello viene presentato ricco e dettagliato, deliziosi i personaggi e loro caratterizzazioni e le animazioni scorrono fluide
Insomma una chicca che forse non sarebbe male riproporre alle nuove generazioni, nonostante qualche ingenuità nella trama.
PERSONAGGI
CURIOSITA’
De Mas sarà l’autore, tra l’altro, del cartone animato di Cocco Bill di Jacovitti ma il suo nome è legato soprattutto a Carosello.
SIGLA: Tofffsy (L’erba Musicale, testi di Bruno Lauzi)